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EDITORIALE

EDITORIALE PRESIDENTE CONFARTIGIANATO IMPRESE COMO ROBERTO GALLI

Il nuovo anno è iniziato portando con sé alcune difficoltà emerse già nel corso del 2023, quali il calo degli scambi internazionali con evidenti risvolti sulla produzione manifatturiera, la stretta monetaria, il costo dell’energia.  C’è anche un elemento positivo che si conferma, ossia la consapevolezza di ciò che il valore artigiano di cui siamo portatori rappresenta all’interno della società e per l’economia nazionale. Confartigianato sta dimostrando concretamente il proprio ruolo di promotore di un modello di sviluppo sostenibile, capace di porre al centro la creatività, il saper fare, lo spirito imprenditoriale: caratteristiche che ci contraddistinguono e di cui gli artigiani sono espressione.

Il 2024 si è aperto con l’approvazione della Manovra di Bilancio che impatta in modo significativo anche sull’operatività delle nostre imprese.

Come sottolineato anche dal Presidente Granelli, apprezziamo l’attenzione che, all’interno della Manovra, è stata riservata alla tenuta dei conti pubblici e l’introduzione di alcuni provvedimenti necessari per sostenere gli investimenti e l’occupazione. Ora, l’impegno condiviso dalle associazioni di categoria e dalla politica deve essere quello di alimentare la fiducia delle imprese perché solo partendo da qui si può puntare alla crescita del Paese e sviluppare azioni strategiche che guardino al futuro. A tal proposito, ritengo apprezzabile l’inserimento all’interno delle Legge di molteplici misure di interesse che riguardano proprio le piccole imprese, alcun delle quali volute fortemente da Confartigianato per sostenere gli imprenditori e accompagnarli lungo il loro percorso. Possiamo citare, ad esempio, l’incremento di 50 milioni di euro per il 2024 finalizzati a promuovere percorsi formativi volti a ridurre il forte divario tra mondo della scuola e mondo del lavoro.

Quest’ultima è una tra le sfide che il nuovo anno porta con sé e che dovremo affrontare in difesa del “valore artigiano”. Il mondo artigiano, infatti, deve tornare a essere appetibile per le nuove generazioni, e spetta a noi promuoverlo come un mondo all’interno del quale è possibile per un giovane realizzarsi professionalmente e dove creatività, spirito d’iniziativa, intelligenza trovano la loro adeguata collocazione. Il contesto dell’istruzione è, purtroppo, ancora spesso troppo lontano da quello dell’impresa: occorre che i ragazzi imparino a svolgere un mestiere e questo lo si potrà ottenere solo avvicinando le due realtà e chiedendo alle Istituzioni di contribuire affinché il peso della burocrazia non sia più un freno per chi vuole “fare impresa”.

Come Confartigianato Como vogliamo impegnarci su questo fronte, assumendoci l’onere, ma soprattutto l’onore, di far conoscere le realtà artigiane associate che sono un fiore all’occhiello non solo del nostro territorio, ma dell’intera Regione.